La riapertura del Museo Archeologico di Madrid è stata molto apprezzata dal pubblico. I suoi contenuti sono focalizzati sull’arte iberica, come la Dama di Elche. La precisa illuminazione d’accento di ERCO fa splendere i pezzi d’esposizione in una presentazione moderna ed espressiva.
Il 4 agosto 1897 dev’essere stato un giorno molto particolare per il quattordicenne Manuel Campello Esclápez. Lavorando nei campi, vicino alla città spagnola di Elche, trovò in una grande pietra che poi si rivelò rappresentare un busto di donna di eccezionali qualità artistiche. Oggi è nota come la «Dama di Elche» ed è considerata un capolavoro dell’arte iberica. Viene fatta risalire al 4° o 5° secolo avanti Cristo, è alta 56 centimetri ed è realizzata in pietra calcarea. I suoi occhi sono riempiti con una pasta vetrosa ed in alcuni punti sono visibili dei resti di pittura colorata. Oltre ad una grande collana, presenta un’acconciatura elaborata ed un copricapo con dei gioielli. Non è chiaro chi sia rappresentata, probabilmente una nobile dama. Il busto è stato esposto in diversi musei, tra i quali il Louvre di Parigi. Oggi può essere visto nel Museo Arqueològico Nacional.