Lo spettro indica la distribuzione delle onde elettromagnetiche. Solo una piccola parte compresa tra i 380 e i 780 nanometri (nm) è visibile all’occhio umano: questa parte dello specchio è definita luce, comunemente chiamata «luce visibile». Dalla distribuzione spettrale di una sorgente luminosa derivano sia le tonalità della luce, sia la sua resa cromatica. A seconda del modo in cui si genera la luce si possono distinguere dei tipi fondamentali di spettri luminosi: lo spettro continuo (la luce diurna, le lampade a incandescenza e i LED bianchi), lo spettro discreto (lampade a scarica a bassa pressione) e lo spettro a bande (lampade a scarica ad alta pressione).